Nel giugno 1990, dopo il drammatico fallimento dell’Associazione Sportiva Trapani 1906, Trapani rischiava di perdere anche il diritto a uno sport che aveva tenuto viva l’identità cittadina. In quel momento critico, entra in scena Andrea Bulgarella: il 22 giugno 1990 costituisce la Trapani Calcio S.p.A., rilevando il titolo sportivo esistente e assicurando così la continuità della squadra
La rinascita in Serie D
Partendo dalla Serie D (allora Interregionale), Bulgarella costruisce una squadra competitiva grazie all’ingaggio dell’allenatore Ignazio Arcoleo:
- 1992–1993 → promozione in Serie C2, con bomber Nino Barraco (24 reti)
- 1993–1994 → secondo salto consecutivo in Serie C1, grazie al prolifico tridente Barraco–Capizzi–Vasari (32 gol complessivi)
Il sogno sfuma per un soffio
Nella stagione 1994–1995, il Trapani raggiunge un impensabile quarto posto in C1 e accede ai playoff: vince la semifinale con Gualdo Tadino, ma perde la finale al 92’—un gol beffardo che impedisce la storica promozione in Serie B
Il saluto nel 1998
Dopo una breve retrocessione in C2 (1997–1998), Bulgarella decide di cedere la società a un gruppo palermitano guidato da Giuseppe “Pippo” Rosano, terminando ufficialmente la sua esperienza da presidente
Impatto e lascito
- Società salvata dal fallimento, evitando il collasso calcistico cittadino.
- Doppia promozione in cinque anni, con un’epopea sportiva da raccontare.
- Cultura del rilancio, con squadre competitive, stadio riempito e una tifoseria entusiasta .